Gedicht
Roberto Baronti Marchiò
IN THE BASEMENT
I discover in the basementthe objects left years ago,
stored away as reminders.
The film ticket,
the map of London,
the sunglasses.
The memos, the notes
written hastily
to prevent them escaping
from one with my
own handwriting.
They were supposed to tell me something
but now they tell me nothing.
A wall of imprints
yellowed, torn, rusted.
A savana of objects and souvenirs.
They too have aged
and like me
have no memory.
But I continue to follow myself
along the steep paths
of distant memories
and in this velodrome
I chase a self
that is always in front of me
and see him in the distance
only from behind.
© Translation: 2007, Gabriele Poole
In cantina
In cantina
Ritrovo in cantinagli oggetti lasciati anni fa,
riposti a memoria.
Il biglietto del cinema,
la cartina di Londra,
gli occhiali da sole.
Gli appunti, le note
scritte di fretta
per non farle fuggire
da uno con la mia
stessa grafia.
Dovevano dirmi qualcosa
ma ora non dicono niente.
Un muro di impronte
ingiallite, strappate, ossidate,
una savana di oggetti e ricordi.
Sono invecchiati anche loro
e come me
non hanno memoria.
Ma continuo a seguirmi
per i sentieri scoscesi
di distanti ricordi,
e in questo velodromo
inseguo un me stesso
che è sempre avanti
e vedo lontano
soltanto di schiena.
© 2007, Roberto Baronti Marchiò
Publisher: First published in PIW,
Publisher: First published in PIW,
Gedichten
Gedichten van Roberto Baronti Marchiò
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In cantina
Ritrovo in cantinagli oggetti lasciati anni fa,
riposti a memoria.
Il biglietto del cinema,
la cartina di Londra,
gli occhiali da sole.
Gli appunti, le note
scritte di fretta
per non farle fuggire
da uno con la mia
stessa grafia.
Dovevano dirmi qualcosa
ma ora non dicono niente.
Un muro di impronte
ingiallite, strappate, ossidate,
una savana di oggetti e ricordi.
Sono invecchiati anche loro
e come me
non hanno memoria.
Ma continuo a seguirmi
per i sentieri scoscesi
di distanti ricordi,
e in questo velodromo
inseguo un me stesso
che è sempre avanti
e vedo lontano
soltanto di schiena.
IN THE BASEMENT
I discover in the basementthe objects left years ago,
stored away as reminders.
The film ticket,
the map of London,
the sunglasses.
The memos, the notes
written hastily
to prevent them escaping
from one with my
own handwriting.
They were supposed to tell me something
but now they tell me nothing.
A wall of imprints
yellowed, torn, rusted.
A savana of objects and souvenirs.
They too have aged
and like me
have no memory.
But I continue to follow myself
along the steep paths
of distant memories
and in this velodrome
I chase a self
that is always in front of me
and see him in the distance
only from behind.
© 2007, Gabriele Poole
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