Gedicht
Andrea Inglese
WRITE, HESITANT HAND
Write, hesitant hand,a date, spread the numbers out,
add a hyphen between day
and month, and then between month
and year, and close,
fist, now
that the time has been convened
and wait, you sitting
shadow, outline,
breath that escapes
from a body and returns to it.
Wait for the luxury
of having thickness
and volume: a name
tied to the names, in a place
tied to the places, a net
therefore
that will keep you somewhere
suspended
a little bit longer
away from the void.
© Translation: 2005, Gabriele Poole
WRITE, HESITANT HAND
Scrivi, mano esitante,
una data, stendi le cifre,
poni il tratto tra giorno
e mese, poi tra mese
e anno, e chiuditi
pugno adesso
che il tempo è convocato
e attendi tu, ombra
seduta, contorno,
soffio che sfugge
da un corpo e vi ritorna.
Attendi il lusso
di avere spessore
e volume: un nome
legato a dei nomi, in un luogo
legato a dei luoghi, una rete
dunque
che ti tenga da qualche parte
sospeso
ancora un poco
lontano dal vuoto.
una data, stendi le cifre,
poni il tratto tra giorno
e mese, poi tra mese
e anno, e chiuditi
pugno adesso
che il tempo è convocato
e attendi tu, ombra
seduta, contorno,
soffio che sfugge
da un corpo e vi ritorna.
Attendi il lusso
di avere spessore
e volume: un nome
legato a dei nomi, in un luogo
legato a dei luoghi, una rete
dunque
che ti tenga da qualche parte
sospeso
ancora un poco
lontano dal vuoto.
© 2004, Andrea Inglese
From: Bilico
Publisher: d’if,
From: Bilico
Publisher: d’if,
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WRITE, HESITANT HAND
Scrivi, mano esitante,una data, stendi le cifre,
poni il tratto tra giorno
e mese, poi tra mese
e anno, e chiuditi
pugno adesso
che il tempo è convocato
e attendi tu, ombra
seduta, contorno,
soffio che sfugge
da un corpo e vi ritorna.
Attendi il lusso
di avere spessore
e volume: un nome
legato a dei nomi, in un luogo
legato a dei luoghi, una rete
dunque
che ti tenga da qualche parte
sospeso
ancora un poco
lontano dal vuoto.
From: Bilico
WRITE, HESITANT HAND
Write, hesitant hand,a date, spread the numbers out,
add a hyphen between day
and month, and then between month
and year, and close,
fist, now
that the time has been convened
and wait, you sitting
shadow, outline,
breath that escapes
from a body and returns to it.
Wait for the luxury
of having thickness
and volume: a name
tied to the names, in a place
tied to the places, a net
therefore
that will keep you somewhere
suspended
a little bit longer
away from the void.
© 2005, Gabriele Poole
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